DIBATTITO MONOTEMATICO IN MERITO ALLA QUESTIONE DEL LAVORO IN MOLISE. INTERVENTO IN AULA

Share

Grazie, signor Presidente. Io credo che noi siamo di fronte a un momento epocale. Molti hanno definito questo momento contingente, peggiore rispetto a quello degli anni ’30. Negli anni ’30 avevamo uno Stato forte, uno Stato che ha avuto la possibilità di poter intervenire, sulle infrastrutture, e in qualche modo farci uscire da quella che era una situazione a dir poco stagnante. Noi invece oggi siamo di fronte a uno Stato, che ha dimostrato, in più di qualche occasione, di essere debole, di chiedere ai vari Enti, anche a quelli regionali, ma a chiedere soprattutto in particolare ai cittadini supporto costante e quotidiano. Rispetto a questo contesto di carattere generale, ho sentito qualche intervento che ha calcato anche sul problema culturale. Oggi, devo dire, mio malgrado, ho avuto modo di poter toccare con mano un problema culturale di fondo, che è la cultura del lavoro. Io credo che lavorare significhi soprattutto impegnarsi, mentalmente e fisicamente, non presenziare, non avere il classico contratto. E il fatto stesso che il Commissario Straordinario, Carlo Cottarelli, abbia deciso di diminuire drasticamente quelle che sono le partecipate a livello Italia, parliamo di oltre otto mila partecipate, di ridurle in un arco di triennio a mille, per avere una riduzione di spesa diretta, come costi, superiore ai tre miliardi e mezzo di euro, ritengo che sia un dato significativo, dando la possibilità, a noi Regione, di poter esercitare le nostre attività, solo ed esclusivamente attraverso le cosiddette partecipate utility, o municipalizzate.E quindi rispetto pure all’intervento che ha fatto l’ex Presidente Iorio, facendo riferimento, in maniera particolare, a quella che è l’Ittierre, io non posso fare altro che non essere d’accordo. Credo che nel corso di questi anni abbiamo dimostrato, e uso il plurale impropriamente, di essere incapaci a gestire e fare impresa. Lo abbiamo dimostrato con lo zucchero, lo abbiamo dimostrato con i polli direttamente, credo che indirettamente l’abbiamo dimostrato anche nel fare camicie e pantaloni, per intenderci. Ed è chiaro anche che questa parte politica, il mio Assessorato, lasciatemi passare questo termine virgolettato, si è dovuto caricare di responsabilità ed oneri non appartenenti e facenti capo a una parte politica, un lavoro costante, quotidiano, un lavoro che è più di competenza dei Commissari dei nuclei industriali, non nominati da questo Governo regionale. Ebbene, io, qualche dirigente, e qualche collaboratore, ci siamo presi la cosiddetta valigetta e siamo andati in giro per la nostra penisola, per cercare di motivare, nella giusta e dovuta misura, una serie di imprenditori, che potessero essere intenzionati ad investire nel nostro territorio. E pur non avendo responsabilità dirette all’interno del circuito Ittierre; dobbiamo ricordare che è stata una società partecipata al cento per cento da capitale privato, noi eravamo coinvolti, e siamo coinvolti in quel tipo di discorso con una fideiussione pari a dodici milioni di euro, senza avere contropartita, senza avere le cosiddette garanzie reali, a sostegno del nostro impegno. Ebbene, devo dire che al Tribunale di Isernia, presso la struttura commissariale, sono arrivate tre proposte: IKF, l’Europa Investment (trascrizione fonetica), il Gruppo Ammaturo.  Ci saranno delle valutazioni oggettive, che in qualche modo farà la struttura competente, ma noi siamo andati oltre, abbiamo cercato di motivare altri imprenditori, affinché la nostra area, la nostra Regione possa essere appetibile. Ed abbiamo trovato la disponibilità dell’azienda SMT di Reggio Emilia del dottor Casini, che ha inoltrato una manifestazione di interesse al Comune di Pettoranello. Il Comune di Pettoranello ha già deliberato, con delibera sia di Consiglio comunale che di Giunta comunale, la disponibilità a poter locare, con un canone accettabile, quindi al di sotto del valore di mercato, quindi incentivante, per l’imprenditore, i rustici modulari di proprietà del Comune stesso. E siamo in fase avanzata, rispetto a quella che era una prospettiva, purtroppo, devo dire, inaccessibile, per quanto concerne il tessile, visto che quel plesso era in visitabile anche dal punto di vista fisico, per poter far fare sopralluoghi ad imprenditori interessati. Abbiamo ricevuto una manifestazione di interesse anche dal dottor Callugi, rappresentante legale, nonché proprietà del gruppo Missardi Spa. Devo dire che aveva adocchiato un prefabbricato, e lo dico, perché è giusto che resti agli atti, nell’agro di Sessano del Molise, 4.500 metri quadri, dove il proprietario dell’immobile ha chiesto “la modica cifra di 13 mila euro al mese”. E’ chiaro che stava scappando, o meglio stava fuggendo. Ho dovuto cercare, in qualche modo, di rasserenarlo, coadiuvato dall’ordine dei commercialisti di Isernia ed abbiamo cercato in qualche modo, di reperire altri immobili a disposizione sul territorio, e qualche disponibilità è venuta fuori, e con relativi sopralluoghi, tra la giornata di mercoledì e giovedì di questa settimana ci saranno ulteriori incontri, sia nell’agro di Pettoranello, che nell’agro di Pozzilli. E quindi è chiaro che, rispetto a tutta questa inefficienza, ritengo ancor più indispensabile, andare avanti con la riforma dei nuclei industriali, quindi l’agenzia,( ARSAP) di metterla in campo nel più breve tempo possibile. Ritengo che questo governo regionale abbia dovuto, in qualche modo, anche far fronte, con soldoni, non solamente con azioni amministrative, a dei buchi finanziari. Parlo per quello che riguarda, insomma, il mio comparto, l’Assessorato di mia competenza. Abbiamo dovuto rimpinguare capitoli di spesa riguardanti il settore del commercio, per impegni già precedentemente presi, parlo degli anni 2009 e 2010, abbiamo dovuto rimpinguare capitoli di spesa per quanto concerne l’artigianato, e stiamo parlando sempre degli anni 2011, 2010 e 2009, come abbiamo dovuto rimpinguare oltre quattro milioni di euro sul fondo destinato alla capitalizzazione delle imprese, il vecchio cinque per uno, dove c’è stato un pignoramento presso terzi da parte di un’azienda fornitrice di energia elettrica alla GAM. Quelle risorse sono state sottratte a piccole e medie imprese, a microimprese, che ancora oggi sono sul mercato, a tenere cosiddetta “botta”, come si suol dire dalle nostre parti, e soprattutto a creare ancora valore di produzione e occupazione in questa Regione. Abbiamo cercato in qualche modo di semplificare e potenziare l’accesso al credito, un fondo di garanzia con disponibilità di trentadue milioni, che è stato aperto anche ai Confidi. Con la finanziaria della Regione Molise, la Finmolise, il braccio operativo dello sviluppo economico, possiamo, nei confronti del sistema bancario, arrivare a garantire nella misura massima dell’ottanta per cento, dando questa apertura anche ai Confidi, ciò sta a significare che l’istituto bancario, nei confronti dell’imprenditore, è garantito al cento per cento, cosi come abbiamo dato un ulteriore possibilità al mondo imprenditoriale di questa regione ad allungare i finanziamenti, a sospendere il pagamento delle rate del mutuo, una moratoria, al 31 marzo del 2015 mettendo in campo ulteriori misure di incentivazione e di accompagnamento per l’innovazione, per l’aggregazione cooperativistica, per le start up, per la internazionalizzazione delle imprese, per gli accordi di rete, per la capitalizzazione delle imprese, pari ad otto milioni di euro. E, in più, le garanzie cosiddette a portafoglio, con copertura del rischio, il tranched cover, dove oggi si è in attesa della selezione degli operatori economici da parte di Finmolise, avere la possibilità di poter ottenere con immediatezza una disponibilità finanziaria pari a cinquanta milioni di euro. Ed è chiaro che tutto questo va, senza considerazione alcuna, per quanto può essere quel provvedimento straordinario che, auguriamoci al più presto, arrivi a sostegno della nostra economia da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, per quanto concerne il riconoscimento di area di crisi. Si parlava in aula di vado e torno, dove stiamo dando la possibilità a quaranta giovani neolaureati di poter esercitare la loro attività in termini di esperienza, in termini di conoscenza, al di fuori dei confini nazionali per poi dare un’ulteriore possibilità a questi giovani di poter essere assunti con un credito di imposta, o arrivare ad essere anche imprenditori di loro stessi attraverso dei finanziamenti e delle misure di accompagnamento pari a venti mila euro. E come non evidenziare i distretti produttivi? Con decorrenza primo gennaio di quest’anno, ogni trimestre, questa Regione riconoscerà i distretti produttivi a un’aggregazione di imprese, distretti che possono essere di natura regionale, interregionale, internazionale. E questo darà la possibilità a queste imprese di poter accedere, in forma singola o associata, a misure di incentivazione a livello locale, a livello nazionale e a livello europeo; iniziative di internazionalizzazione con la partecipazione forte, convinta, di questa Regione, all’Expo 2015, con una serie di fiere di settore, con iniziative anche di fuori salone, in qualche modo sostenute al cinquanta per cento dalla nostra Regione, chiedendo un piccolo supporto al mondo imprenditoriale regionale, e anche lo snellimento del fondo di garanzia, che fino a poco tempo fa era un fondo che, in qualche modo, bloccava in maniera credo forte, poco elastica, sicuramente non a passo con i tempi rispetto a quelle che sono le esigenze che sono mutate nel corso degli ultimi anni. Abbiamo dato la possibilità alle imprese di poter accedere a misure di accompagnamento, anche attraverso l’acquisto di beni usati, l’acquisto di scorte, nella misura massima del venti per cento; andare a sostenere con un’ ulteriore contribuzione, fino a un massimo di trenta mila euro, quella che è l’estensione, l’applicabilità del fondo di garanzia in favore delle start up, agli interventi agevolati con il bando “Giovani al lavoro”. E’ chiaro che noi non stiamo vivendo un momento normale, soprattutto in questa Regione. Cerco di consigliare, preoccupato e realista anche ai miei figli di acquisire esperienza di vita in primis, e anche esperienza scolastica al di fuori di questa penisola. E questo lo dico purtroppo notevolmente preoccupato, da padre. Lo dico preoccupato per i figli di tutti, perché è chiaro che l’ultimo ventennio, questa generazione lo sta pagando in maniera impropria e la rotta va immediatamente invertita, grazie.

Massimiliano Scarabeo foto comunicati stampa

Share