Paleolitico di Isernia e Distretto Molise Occidentale. Un binomio vincente per dare valore aggiunto al turismo molisano

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“Il sito del Paleolitico di Isernia è il più antico d’Europa e rappresenta uno dei più prestigiosi documenti sulla vita preistorica e della conoscenza dell’origine del popolamento umano nel nostro continente attraverso l’Homo Aeserniensis. L’idea di partire proprio da questo sito, per intraprendere la strada del riconoscimento del Distretto Turistico del Molise Occidentale che abbia come punto di forza il Paleolitico di Isernia, saprà dare il valore aggiunto necessario in termini turistici veri e propri, al fine di  promuovere, oltre che il sito stesso con le sue tantissime testimonianze risalenti a circa 730 mila anni fa,  anche il territorio di questa provincia che dall’Alto  Molise fino a Venafro, dalla Valle del Trigno a quella del Volturno, racchiude storia, arte e tradizioni che vanno potenziate. Una nota di grande considerazione va, dunque, al Consigliere Enzo Di Luozzo e al Senatore Roberto Ruta che, partendo proprio dal Sito del Paleolitico di Isernia, vogliono dare il via ad una iniziativa di più ampio respiro, come quella del Distretto Turistico del Molise Orientale.

Un ringraziamento particolare al Sen. Andrea Marcucci, in qualità di Presidente della Commissione Cultura del Senato, per aver accolto la proposta avanzata che può essere il propellente affinché il turismo, per la nostra provincia e per l’intero Molise, rappresenti oltre che l’elemento di scambio culturale, anche quello economico. Interventi mirati alla creazione di prodotti turistici ed itinerari dei beni culturali, dei siti paesaggistici e delle aree protette, utili ad ampliare la comunicazione e la promozione di  realtà  come Agnone, Capracotta, Pietrabbondante, Campitello Matese, Sepino, Castel San Vincenzo, lo stesso Paleolitico, Venafro, con l’obiettivo di realizzare e potenziare le infrastrutture turistiche, qualificare le risorse professionali locali, creare dei punti di accoglienza e d’informazione  per  aumentare la conoscenza e l’immagine complessiva del Molise. Le unicità del nostro territorio, se sapientemente valorizzate, potranno costituire un punto di forza ai fini dello sviluppo del turismo per una regione che deve essere in grado di attrarre ed accogliere visitatori che vogliono ricercare le particolarità del patrimonio socio-culturale e del proprio contesto ambientale.

Il percorso storico che inizia dal sito del Paleolitico di Isernia, passando per quello medievale di San Vincenzo, rende il territorio della provincia di Isernia ricco di potenzialità, ma le poche risorse finanziarie disponibili non consentono il necessario slancio nell’organizzazione di una rete per la gestione di questi siti e ciò, potrebbe vanificare gli sforzi che sono stati già avviati tra Regione, Università e Soprintendenza del Molise per nuove operazioni di scavo e di conservazione di questo patrimonio.  Si rende quindi necessario l’interessamento diretto del Ministero alle Attività Culturali e al Turismo al quale il Molise si è più volte rivolto attraverso precise richieste che volevano sostenere un bene prezioso che custodisce da millenni.

Sono fiducioso che le istanze portate all’attenzione del Ministero sulla valorizzazione del territorio regionale e la salvaguardia delle bellezze archeologiche, presto ci facciano vedere gli effetti positivi. I risvolti, in tal caso, sarebbero sicuramente positivi, con un maggiore impulso turistico e le conseguenti ricadute economiche ed occupazionali che rappresenterebbero il volano di sviluppo per una regione che ha pagato e paga un prezzo alto a causa della crisi in atto. Il messaggio che mi sento di lanciare al Sen. Marcucci è quello di condividere questo percorso perché il Molise ha tutte le potenzialità di diventare un importante punto di riferimento turistico italiano, e i vantaggi che ne conseguiranno saranno ricadute positive sull’economia e sull’occupazione di cui abbiamo estremamente bisogno.”

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