Il lavoro è ciò che assicura il sostentamento a se stesso e alla propria famiglia. Per molti è un obbligo, una costrizione, un “capestro”.
Fortunatamente nella mia vita ho potuto coltivare le mie aspirazioni professionali in un campo in cui avevo interesse e curiosità, e grazie ai miei genitori, all’impegno e al buon Dio, ho raggiunto una posizione di favore nel campo professionale e sociale.
Grazie a questo successo posso sinceramente affermare che il lavoro non è solo una necessità, ma è anche un principio etico su cui la società si basa, che è eticamente necessario. E’ solo coltivandolo quotidianamente e professionalmente che le aspirazioni individuali possono coincidere con quelle della società civile, creando ricchezza e posti di lavoro per la collettività.
Nei tempi moderni conta sempre di più il grado di collaborazione che si riesce a raggiungere fra chi dirige e chi opera. E questa collaborazione profittevole si basa sulla motivazione dei singoli, e quindi sul rispetto di ognuno all’etica del lavoro, ovvero al valore che ogni singolo lavoratore attribuisce ai propri sforzi. Che semplicemente significa vedere il lavoro come un fatto nobile, divertente, costruttivo della propria individualità.
E’ pur vero che tutto ciò può sembrare retorico, soprattutto a chi non gode degli stessi benefici che il sottoscritto riceve dalla propria professionalità e posizione in ambito politico.
A chi è nella maturità dei suoi anni e non ha grandi prospettive avanti a sè, vorrei solo aggiungere che piccoli miglioramenti sono possibili, e soprattutto è possibile che i propri figli diventino professionisti di successo.
Ai giovani dico che quando avevo la loro età avrei rifiutato un discorso del genere, ma poi gli anni passano e ci si accorge che il “divertimento” e la “spensieratezza” sono cose effimere, e che non regalano nulla alla propria spiritualità, alla società, e al nostro Pianeta.
Allora dico loro di godersi la propria giovinezza, non tralasciando, però, di costruire le basi per diventare in futuro maturi e responsabili, in grado di continuare ad essere allegri e sereni, ma capaci di regalare un sogno migliore a chi verrà dopo di noi